Il corpo e la sua “troppa voglia” di guarire
Hai notato una piccola bollicina vicino al tuo piercing e ti sei chiestə: “Ok… e adesso?”.
Tranquillə, non sei l’unicə — succede più spesso di quanto pensi, e no, non è (quasi mai) un segno che qualcosa sia andato storto.
In realtà, è solo il tuo corpo che sta facendo il suo lavoro, anche se a volte esagera un po’.
Ogni volta che fai un piercing, crei una piccola ferita. Il corpo entra in modalità “missione soccorso” e produce collagene, la proteina che rigenera la pelle e rinforza i tessuti.
A volte, però, ne produce troppo — e questo porta alla comparsa di una piccola escrescenza accanto al foro, chiamata ipertrofia.
Ipertrofia o cheloide? Le differenze da conoscere
Spesso vengono confuse, ma ipertrofia e cheloide sono due reazioni molto diverse:
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Ipertrofia: piccola escrescenza localizzata accanto al foro del piercing. È una reazione di guarigione eccessiva, ma temporanea. Compare più spesso su piercing alla cartilagine (orecchio o naso).
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Cheloide: una cicatrice fuori controllo che si estende oltre la zona del piercing e può diventare permanente. In questo caso, serve un parere medico o dermatologico.
Come trattare un’ipertrofia vicino al piercing
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Mantieni la calma: non schiacciare, non bucare, non rimuovere da solo il piercing.
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Pulisci con costanza: utilizza prodotti specifici per la cura del piercing, evitando rimedi casalinghi aggressivi.
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Prova i dischetti in silicone, come quelli disponibili nella sezione Aftercare del nostro shop — riducono la pressione e aiutano la pelle a riposare.
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Evita attrito e stress: se il piercing si muove troppo, irrita la zona e rallenta la guarigione.
Con costanza, l’ipertrofia tende a regredire naturalmente in poche settimane o mesi.
🚨 Quando invece si tratta di un cheloide
Se sospetti che non sia solo ipertrofia, non aspettare troppo.
I cheloidi non si riassorbono da soli e spesso richiedono un trattamento medico mirato.
Le cause possono essere genetiche o legate al tipo di cicatrizzazione della pelle — quindi non è colpa del piercing.
Rivolgiti sempre a un piercer esperto o a un dermatologo: sapranno valutare la situazione e consigliarti la soluzione giusta.
💡 Consigli per una guarigione serena
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Ogni corpo reagisce in modo diverso: non confrontarti con altri.
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La pazienza è parte della healing routine.
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Non toccare il piercing con mani non pulite.
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Chiedi sempre consiglio al tuo piercer se hai dubbi o preoccupazioni.
In sintesi
Quella “bollicina” accanto al piercing non è un segnale di allarme, ma una parte del processo di guarigione.
Capire se si tratta di ipertrofia o cheloide ti aiuterà a gestirla in modo corretto, senza panico.
Sul nostro sito trovi una sezione Aftercare dedicata, con dischetti in silicone, detergenti delicati e guide utili per prenderti cura del tuo piercing nel modo migliore.
Prenditi cura del tuo piercing con la stessa attenzione con cui hai scelto di farlo.
La guarigione è parte del viaggio — e con le giuste attenzioni, può essere bellissima.