Hai mai notato una piccola bollicina accanto al tuo piercing e ti sei chiesto cosa fosse? Non sei solo! Questo fenomeno comune può essere spiegato dalla scienza della cicatrizzazione.

Quando fai un piercing, crei una ferita che il tuo corpo cerca di guarire. Durante questo processo, la pelle produce collagene, una proteina fondamentale per la struttura e la forza della pelle, soprattutto in fase di guarigione. Quelle piccole bollicine che a volte spuntano sono, in realtà, un surplus di produzione di collagene.

Ma attenzione: non confondere ipertrofia e cheloide. Entrambi appaiono come piccole escrescenze vicino al piercing, ma hanno origini diverse. L’ipertrofia è l’esito di una cicatrizzazione anomala che produce uno strato di pelle eccessivo. I cheloidi, invece, sono lesioni cicatriziali abnormi e permanenti che crescono oltre la ferita originale, e possono essere difficili da trattare.

Spesso, le ipertrofie si verificano nei piercing alla cartilagine del naso e dell’orecchio e possono risolversi da sole o con trattamenti specifici. In Noa Ink, ti suggeriamo di iniziare con i nostri dischetti di silicone, disponibili nella sezione aftercare del nostro sito, per gestire le ipertrofie.

I cheloidi, però, sono più ostinati. Possono resistere a diversi trattamenti e a volte richiedono un intervento chirurgico per essere rimossi. Le cause possono essere molteplici, e in questi casi, è fondamentale consultare un piercer professionista.

Ricorda:

– Ogni corpo reagisce in modo diverso al piercing.

– Non esitare a contattare il tuo piercer o Noa Ink per consigli specifici e trattamenti personalizzati.

– La pazienza è la chiave: alcune reazioni cutanee richiedono tempo per risolversi.

Conoscere queste reazioni ti aiuterà a comprendere meglio il processo di guarigione del tuo piercing e a prenderti cura della tua pelle in modo più efficace. Per ulteriori informazioni o consigli, visita Noa Ink o contattaci direttamente!